...nessun pericolo in vista.
di Maria Teresa Scorzoni
Il mercato immobiliare è in continua crescita, in alcune città i prezzi delle case sono alle stelle, la fune è tirata come una corda di violino. Possibile che non si spezzi? Gualtiero Tamburini, responsabile dell'Osservatorio Nomisma sul mercato immobiliare, boccia le ipotesi di catastrofe.
Professor Tamburini siamo in presenza di una bolla speculativa?
Secondo me no e penso che il rischio, in questo senso, sia minimo. É vero che i prezzi crescono dal 2000 e che nel primo semestre 2004 ci aspettavamo un rallentamento, mentre abbiamo registrato incrementi record, ma è anche vero che, in molte aree, i prezzi, al netto dell'inflazione, non hanno raggiunto quelli del '92. Difficilmente si tornerà indietro.
Una ripresa della Borsa potrebbe determinare una flessione?
No, anzi. La crescita nel settore è cominciata in pieno "boom new economy", quella sì che era una bolla. I denari in immobili, per loro natura, sono parcheggiati, non liquidi. É vero invece che il generale senso di insicurezza, legato alla situazione internazionale e agli scandali, ha spinto le persone a cercare un bene solido come il mattone.
L'eventuale innalzamento dei tassi d'interesse può creare difficoltà?
Direi di no. L'incremento del costo del denaro, legato alle incerte condizioni della ripresa mondiale, probabilmente sarà modesto e non metterà in crisi chi ha acceso un mutuo. Nel mercato immobiliare quello che provoca un brusco abbassamento dei prezzi è la messa all'asta di molti immobili. Oggi ci sono circa 7mila aste ogni anno, contro 750mila compravendite. Non c'è nulla di cui preoccuparsi.
fonte: Il Sole 24 ore