Editoriale Grimaldi
Le imposte relative all’acquisto di un bene immobile, è risaputo, pesano non poco e pertanto laddove si possano ottenere “sconti” dal fisco si cerca di usufruirne, ma quando questo è possibile ed in che misura?
La misura per l’acquisto della c.d. “prima casa” è, nel caso di acquisto da privato e quindi sottoposta ad Imposta di Registro, del 3% cui vanno aggiunti 129,11 Euro per imposta fissa ipotecaria ed altrettanti per quella catastale; nel caso l’immobile venga acquistato da Impresa o Società l’imposta cui sarà soggetta la transazione è Iva che sarà al 4%, cui vanno aggiunte le imposte ipotecarie e catastale nella misura sopra indicata.
Per inciso le imposte vanno calcolate sul valore “dichiarato” all’atto notarile ed il risparmio rispetto le aliquote di imposte “non agevolate” sono rispettivamente del 7% e 6%.
Ma quali sono le condizioni per poter chiedere tali agevolazioni?
1. deve trattarsi di acquisto di immobile destinato ad abitazione
2. l’immobile deve essere ubicato nel Comune dove l’acquirente ha la propria residenza o la stabilisce entro 18 mesi dall’acquisto, o dove ha la propria attività.
3. l’acquirente non deve essere titolare esclusivo od in comunione con il coniuge dei diritti di proprietà, usufrutto uso e abitazione di altra casa di abitazione nel medesimo Comune dove acquista.
4. l’acquirente non deve essere titolare, nemmeno per quote, anche in regime di comunione legale, su tutto il territorio nazionale, dei diritti di proprietà, usufrutto uso ed abitazione e nuda proprietà su altra casa di abitazione acquistata direttamente od anche dal coniuge usufruendo di agevolazioni “prima casa”.
E’ bene specificare che le agevolazioni riguardano anche le pertinenze ma solo una per tipologia: ad esempio se acquisterò con la mia casa due garage, uno sconterà le imposte agevolate, mentre il secondo no.
Bisogna porre molta attenzione, ottenute queste agevolazioni, alle “regole” per la rivendita dell’immobile: qualora infatti questo avvenga entro cinque anni dall’acquisto, il Fisco chiederà le differenza di imposte non pagate per aver usufruito delle agevolazioni (quindi circa il 6/7% del valore dichiarato) nonché una sovrattassa pari al 30% delle stesse imposte.
Tutto ciò invece non è dovuto qualora si rivenda prima che siano trascorsi i cinque anni dall’acquisto, ma lo si faccia per riacquistare, entro un anno dalla vendita, un altro immobile da adibire a propria abitazione.
Il tutto può sembrare ad una prima lettura abbastanza complicato, per chi avesse dubbi consigliamo di rivolgersi a qualsiasi agenzia immobiliare dove, gratuitamente e meglio che in ogni altro posto, vi daranno esaurienti spiegazioni.
Arch. Paolo Padovani
fonte: di Paolo Padovani