Nuove regole per i contratti di locazione agevol..
Sei tipi di contratto, distinzione tra piccola e grande proprietà locatrice, definita dal possesso di oltre cento unità immobiliare; possibilità di stipulare contratti agevolati non solo con singoli ma anche con gruppi di studenti universitari e con aziende per il diritto allo studio; possibilità di partecipazione delle imprese agli accordi locali per soddisfare le esigenze abitative dei lavoratori non residenti e di immigrati; commissione di conciliazione stragiudiziale per la composizione delle controversie.
Sono questi i contenuti del decreto del vice Ministro alle Infrastrutture e Trasporti che definisce i criteri generali da assumere a riferimento per la realizzazione degli accordi locali per la stipula dei contratti di locazione agevolati previsti dalla legge 431/98 (sono contratti che prevedono una durata di tre anni rinnovabili di diritto per altri due), dei contratti di locazione transitori e dei contratti per studenti universitari.
La legge 431 prevede infatti, in alternativa al contratto liberamente definito tra le parti, la possibilità di un contratto d'affitto "concertato".
Il decreto, controfirmato dal ministro dell'economia, è stato emanato pur in assenza di un accordo unitario tra le organizzazioni sindacali dei proprietari e degli inquilini maggiormente rappresentativi a livello nazionale. Al decreto sono allegati sei tipi di contratto (e a tabella oneri accessori).
I tipi di contratti sono due per ciascuna delle tre tipologie suddette: il primo va assunto a riferimento per le proprietà individuali, il secondo va utilizzato se il locatore è una grande proprietà. Gli accordi territoriali, da sottoscrivere tra le organizzazioni sindacali della proprietà edilizia e dei conduttori maggiormente rappresentative a livello locale convocate dai comuni, devono stabilire fasce di oscillazione del canone di locazione all'interno delle quali, secondo le caratteristiche dell'edificio e dell'unità immobiliare, è concordato, tra le parti, il canone per i singoli contratti.
fonte: Osservatorio Immobiliare