Il peso del mutuo sulla famiglia
L'incidenza della rata sul reddito di una famiglia in media diminuisce della metà di quella iniziale per un mutuo della durata di 20 anni. È quanto emerge da uno studio dell'Osservatorio Abbey National Bank - Università Cattolica. L'analisi prende in esame l'evoluzione del reddito di diverse tipologie familiari classificate in funzione di spesa e reddito mensile.
Per quanto riguarda i mutui a tasso fisso sono state prese in esame le seguenti tipologie di nuclei familiari:
1) coppia con due figli con tasso di crescita del salario pari al 2,75% annuo ed un reddito, al momento della stipula del contratto di mutuo a tasso fisso, superiore del 10% alla spesa mensile della famiglia (la rata mensile del mutuo è pari a 750 euro);
2) coppia con 2 figli con tasso di crescita del salario del 3,5% e un reddito superiore del 10% alla spesa mensile della famiglia (rata mensile del mutuo pari a 750 euro);
3) single con meno di 35 anni e tasso di crescita del salario pari al 2% e un reddito, al momento della stipula, superiore del 50% alla spesa mensile corrente (rata mensile del mutuo pari a 500 euro);
4) single con meno di 35 anni e tasso di crescita del salario pari al 3,5% ed un reddito al momento della stipula superiore del 50% alla spesa mensile corrente (rata mensile del mutuo pari a 500 euro).
Per i mutui a tasso fisso nel primo caso al termine del periodo di mutuo l'incidenza della rata è pari al 15% circa del reddito mensile, quindi 10 punti percentuali in meno rispetto all'incidenza al momento della stipula del mutuo. Nel secondo caso scende al 12,7% del reddito, 12 punti percentuali in meno rispetto a quella iniziale. Nel terzo caso considerato l'incidenza passa dal 20% iniziale al 13% alla fine dei 20 anni. Nell'ultimo caso l'incidenza finale è del 10%, meno della metà di quella iniziale.
fonte: Osservatorio Immobiliare