La casa batte la Borsa nel lungo periodo
Gli immobili battono la Borsa nel lungo periodo. Se si estende l'arco di osservazione delle due alternative di investimento a un orizzonte di 30 anni, si nota che i prezzi delle case in Italia sono cresciuti di più dell'indice di Piazza Affari. E, di conseguenza, un ipotetico investitore che avesse puntato sull'acquisto di un appartamento anziché di azioni, avrebbe guadagnato.
Questo è quanto risulta da un'elaborazione del Sole-24 Ore, pubblicata domenica 1° settembre.
In particolare, l'indice Scenari Immobiliari (che esprime l'andamento dei prezzi delle case in Italia ed è l'unico disponibile sul lungo periodo) è passato da un valore di 238 nel 1972 a uno di 4.497 di fine 2001, con un aumento del 1.789,5%, mentre il Comit è cresciuto, nello stesso periodo, del 1.092 per cento: lo scarto, quindi, è del 700% circa in favore degli immobili.
Prendendo in considerazioni archi temporali più brevi, però, la fotografia cambia: soprattutto nell'ultimo decennio la tendenza si è completamente invertita. Così negli ultimi dieci anni la Borsa ha nettamente superato il mattone, con un aumento dell'indice borsistico del 200% circa, a fronte di una minima variazione dei prezzi nominali degli immobili.
fonte: Il Sole 24 Ore